Bruno G. Bara – ‘È stato perfetto così com’è stato’.

Ciao Bruno,

proviamo a rivolgerti queste ultime, difficilissime, parole, senza saper bene come, navigando tra il dolore, lo sbandamento, la sensazione che sia impossibile scrivere di te esaurendo quello che sei stato. Ti parliamo come se fossi con noi non solo perché non avremmo mai voluto che te ne andassi adesso (forse mai?), ma anche perché, lo sappiamo, parliamo a noi stessi, alla parte di te che è in ognuno di noi. Tu sei con noi.

Sei nei silenzi, nella lentezza e nella pazienza, tra le prime cose che ci hai insegnato, andando controvento rispetto ad altri modi di fare terapia e, in generale, di vivere. Sei nella cura che mettiamo con i nostri pazienti e con i nostri allievi. Che, scegliendo noi, sceglieranno te, come ci hai detto in una delle ultime lezioni in Liguria. Sei nella libertà che ci hai dato di essere noi stessi, sganciandoci dalle paure, dalle insicurezze, dalle catene delle nostre storie. Sei nello studio dei libri, nell’impegno forte e rigoroso di chi crede nella preparazione. E sei nella leggerezza, quella con cui rendevi possibile l’impossibile, umano l’eroico, comprensibile l’ignoto.

Sei nei ricordi personali di ognuno, perché ad ognuno hai dato la possibilità di fare un tratto di strada con te e quel tratto – lungo o corto, dritto o impervio – resta unico e irripetibile, indelebile come l’attenzione unica che sapevi regalare, perché tu davvero eri padrone del presente. E questo, su tutto, ti ha reso il Maestro che eri, il Maestro che sei.

La frase che più risuona fra noi in questi giorni è: ‘è stato perfetto così com’è stato’. Ecco, forse ora è troppo presto per potercelo dire: la tua assenza sembra quello che tu avresti definito un colpo imparabile. Eppure sappiamo che prima o poi, anche nella gratitudine e nella tensione a essere felici, come ci hai insegnato, ti ritroveremo.

29/11/2023

La Direzione del Centro Terapia Cognitiva

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