Il Centro Terapia Cognitiva di Como è una struttura fondata nel 1992 da psicologi e psicoterapeuti ordinari della SITCC, con l’intento di continuare in modo organico l’attività di Formazione, precedentemente svolta a Milano dal Centro Studi sulla Comunicazione. La Scuola di Formazione in Psicoterapia Cognitiva è riconosciuta dal Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MIUR) per la legittimazione all’esercizio dell’attività Psicoterapeutica. L’ orientamento teorico è Cognitivo Costruttivista Relazionale. Il Centro ha inoltre una divisione che si occupa di Clinica.
Riconosciuta ai sensi dell’art. 3, legge 56 del 18.02.89 con D.M. del 9.09.1994 e D.M. del 16.11.2006 del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MIUR) per la legittimazione all’esercizio dell’attività psicoterapeutica.
Certificazione EN ISO 9001:2008.
Corso riservato a laureati in medicina e chirurgia o in psicologia.
Prof. Bruno G. Bara (Università di Torino)
Prof. Giorgio Rezzonico (Università di Milano)
Dr.ssa Adriana Pelliccia
L’orientamento teorico della Scuola è Cognitivo Costruttivista Relazionale. La Scuola tuttavia presenta ai partecipanti una molteplicità di modelli di intervento, tutti coerenti con l’orientamento cognitivo. Ogni corsista viene così messo in condizione di elaborare un modello personale di trattamento che rispetti tanto i presupposti teorici quanto le caratteristiche di personalità del terapeuta. A tal fine ai corsisti vengono fornite le conoscenze e le abilità pratiche necessarie per la terapia di bambini, adolescenti, adulti e anziani. Analogamente l’obiettivo sarà quello di operare, applicando lo stesso modello all’ambito nevrotico, border e psicotico.
Fra i docenti della Scuola figurano alcuni tra i più prestigiosi terapeuti cognitivi italiani, quali Bruno G. Bara, Maurizio Dodet, Furio Lambruschi, Giovanni Liotti, Saverio Ruberti e Giorgio Rezzonico, ai quali sono affiancati numerosi didatti della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale (SITCC) oltre a docenti universitari e clinici esperti specializzati in settori sia pubblici che privati.
Ogni studente, all’interno del gruppo, viene seguito da un tutor durante l’intero iter formativo. Nel corso del training vengono proposte al corsista le occasioni per un costante approfondimento della consapevolezza di sé e delle proprie modalità di gestione della relazione terapeutica, strumenti fondamentali per la conduzione di qualsiasi intervento.
Oltre alla formazione nel piccolo gruppo e alla simulazione di casi clinici, al quarto anno è previsto che ciascun corsista si sottoponga ad analisi individuale per un minimo di 30 ore. Gli studenti possono così sperimentare direttamente i vissuti cognitivi ed emotivi legati alla psicoterapia nel ruolo del paziente, oltre che in quello del terapeuta.
La Scuola è strutturata in quattro anni di 500 ore ciascuno con frequenza obbligatoria.
Ad ogni corso sono ammessi 20 partecipanti.
Ogni anno di corso è suddiviso in 350 ore tra lezioni applicative di formazione in gruppo e lezioni teoriche. Ad esse vanno aggiunte 150 ore di tirocinio guidato da effettuarsi in strutture pubbliche o private convenzionate.
Nel primo anno si inizia il lavoro di formazione sulla consapevolezza di sé che si prolungherà per tutti gli anni successivi. Gli obiettivi sono: aiutare gli allievi a conoscere se stessi in modo che sappiano qual è la loro parte in ogni interazione con gli altri. Un secondo obiettivo è trasmettere le necessarie conoscenze teoriche sui pazienti e sulla varie forme di psicopatologia.
Nel secondo anno vengono fornite le indicazioni generali dell’intervento, individuale e familiare, nelle sindromi nevrotiche, psicotiche e nei disturbi di personalità. E nelle diverse fasi di sviluppo: età evolutiva, adolescenza, adulti, anziani.
Nel terzo anno l’area clinica diventa l’asse portante della formazione: viene analizzata in modo specifico la relazione tra terapeuta e paziente, facendone sperimentare ai corsisti i contenuti cognitivi ed emozionali, all’interno del gruppo e attraverso le supervisioni di casi clinici portati dagli studenti.
Nel quarto anno vengono fornite ai corsisti le competenze e le abilità per gestire strategicamente il proprio ruolo terapeutico, sia attraverso le supervisioni di gruppo sia attraverso l’analisi individuale.
Una particolare attenzione è riservata al ruolo della corporeità.
Solo attraverso le esperienze corporee si può accedere a una parte della conoscenza di sé e ciò rende necessario sperimentare anche a livello corporeo.
Le lezioni dedicate all’aumento di consapevolezza corporea del trainee si articolano con gradualità nei quattro anni:
1° anno: attenzione agli aspetti individuali, interagisco con gli altri ma sono concentrato
2° anno: concentrazione sul ciò che gli altri mi rimandano.
3° anno: io e il gruppo, io nel gruppo.
4° anno: verifica dei cambiamenti avvenuti in questi anni.
Dell’esperienza corporea fanno parte anche alcune lezioni di mindfulness.
Psicoterapia cognitiva non significa solo saper lavorare sui pensieri, ma su tutti gli stati mentali. in particolare, le emozioni e gli stati psicologici incarnati, riferiti al corpo, sono il nucleo centrale della sofferenza (e della felicità) degli esseri umani. se le cognizioni cambiano le cognizioni, solo le emozioni cambiano le emozioni, e quindi il terapeuta cognitivo ha come compito fondamentale quello di comprendere e di lavorare sulle emozioni che si muovono nella psiche del paziente.
Lo strumento di questo cambiamento è la relazione fra terapeuta e paziente, attraverso la quale ciascuno dei due situa in uno spazio condiviso una serie di vissuti, di pensieri e di emozioni. Grazie alla relazione col terapeuta il paziente prende consapevolezza di come si costruisce il mondo (le rappresentazioni sociali che abbiamo di noi in rapporto agli altri significativi per noi). Questa consapevolezza, ottenuta grazie a un atteggiamento non-giudicante, è il primo passo verso l'accettazione di come siamo; a sua volta l'accettazione di come siamo è un passaggio essenziale verso il cambiamento desiderato.
La nostra scuola ha due obiettivi: quello di aiutare gli allievi a conoscere se stessi (in modo che sappiano qual è la loro parte in ogni interazione con gli altri), e quello di fornire le necessarie conoscenze tecniche sui pazienti e sulla varie forme di psicopatologia. Alle tecniche consolidate della terapia cognitivo comportamentale (che hanno portato al successo internazionale di questa modalità di psicoterapia) si aggiunge l'insegnamento in vivo relativo alla gestione della relazione nel qui e ora dell'interazione col paziente, ottenuto grazie al lavoro di dinamica di gruppo.
Sia la conoscenza di sé, sia la conoscenza dei modi principali (talvolta efficaci, talvolta disfunzionali) che hanno le persone di organizzare la propria esperienza, sono ottenute in vivo, sfruttando il gruppo e l'interazione con insegnanti esperti. Il resto tocca all'allievo, impegnato a scoprire e a utilizzare al meglio le proprie caratteristiche personali, in modo da riuscire a far emergere il particolare, originale e unico terapeuta che ciascuno di noi è.